Il colore verde simboleggia la conoscenza superiore e nello spettro della luce si inserisce tra il colore giallo e il colore azzurro.
Ha un effetto calmante, infonde senso di giustizia, è il colore dell’Io, della fertilità, dell’abbondanza.
Il colore verde può anche significare un eccessivo autocontrollo dovuto a un accumulo di energia non bene esternata; agli eccessi può dare bisogno di dominare sia le persone che gli eventi.
Il significato quindi, come ogni cosa, è ambivalente sia negli aspetti negativi che positivi. Chi addirittura rifiuta il colore verde è imprigionato, quasi soffocato dagli obblighi e quindi ogni sua azione è l’esatto contrario di ciò che vuole.
La cromoterapia ci insegna che il verde è uno di quei colori che rappresenta invece l’equilibrio, la calma necessaria per raggiungere i propri obiettivi, come abbiamo constatato nella prima parte. E soprattutto…allontana lo stress.
Nelle filosofie buddiste è il colore che rappresenta meglio la vita, è collegato al chakra del cuore quindi dei sentimenti e dell’amore puro.
Per quanto riguarda invece la filosofia indiana al colore verde viene attribuita la capacità di stimolare positivamente i “pensieri” attraverso delle vibrazioni armoniche.
Per quanto riguarda la psicologia, negli aspetti positivi ci indica una personalità stabile e tranquilla, poco amante degli imprevisti seppur ambiziosa nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ama la solitudine in senso positivo. Pur essendo per antonomasia il colore della speranza, per quanto riguarda gli aspetti negativi, è sinonimo di invidia.
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