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Arte e Cultura – Passeggiando a Venezia…

Ed eccoci qui con la seconda ed ultima parte del reportage da Venezia a cura di Maria Chiara Pernici, inviata speciale del Cappello di Irma.

A differenza del precedente articolo, in quello di oggi passeggeremo alla scoperta di ogni angolo e segreto della magica Serenissima.

Caratteristici, unici sono i vicoli che si percorrono in questa meravigliosa città. Dimenticatevi automobili e palazzi, a Venezia padroneggiano la scena gli edifici dalle linee eleganti, tipiche dello stile gotico, e i colori tenui che, nonostante siano innumerevoli e diversi tra loro, appaiono alla vista perfettamente intonati… Incredibile!

 

Ogni vicolo contiene infinite sorprese, a partire dai negozi tipici: da quelli artigianali che lavorano il famoso vetro di Murano, a quelli dedicati a chi fa dell’arte la propria passione; non mancano di certo le pelletterie e le boutique di alta moda, nonché i negozi dedicati esclusivamente a quelle che sono una delle maggiori particolarità di Venezia: le maschere.

Inoltre, numerosi sono dei veri e propri ”studi artistici” che danno l’opportunità ai turisti di osservare gratuitamente le proprie collezioni.

Nei pressi dei vicoli di Piazza San Marco, troviamo la celebre Libreria Acqua Alta, alla quale abbiamo dedicato un intero video sul nostro canale youtube.

Un luogo meraviglioso, avvolto da un’atmosfera intensa, in grado di far immergere l’uomo nella pura essenza che i libri ci offrono.

Prima di raggiungere San Marco, è inevitabile inoltrarsi sul Ponte di Rialto, che attraversa il Canal Grande. Oltre ad essere il ponte più famoso di Venezia, è sicuramente anche il più antico. La prima costruzione risale addirittura alla seconda metà del XII secolo; all’epoca era costituito da un ponte di barche, poggiante su pali di legno. Realizzato da Nicolò Barattiero, portava il nome di ”ponte della Moneta”, poiché all’estremità orientale sorgeva l’antica zecca.

In seguito al crollo del 1444, nel 1503 vennero proposti, per la prima volta, progetti che presentavano la costruzione di un ponte di pietra; tra questi, fu scelto quello dell’architetto Antonio Da Ponte che, grazie all’aiuto degli architetti Antonio e Tommaso Contin da Besso, portò a termine nel 1591 con il nome di ”Ponte di Rialto”, appunto.

Protagonista indiscussa di Venezia è Piazza San Marco. Immensa e sensazionale, la piazza è costituita, naturalmente, dalla Basilica, di stile gotico – bizantino e risalente al XIII secolo; dalla Torre dell’Orologio, ultimata nel 1499, con annessa sulla destra la Chiesa, ormai sconsacrata, di San Basso. Le Procuratie Vecchie, antiche sedi ufficiali dei Procuratori di San Marco, costruite nella prima metà del XVI secolo. Chiude la piazza l’Ala Napoleonica che congiunge le Procuratie vecchie da quelle nuove, disegnate da Jacopo Sansovino nel XVI secolo. Infine, tra questi due edifici si trova il Campanile di San Marco, edificato tra il 1156 e il 1173, ristrutturato nel 1514 e ricostruito definitivamente nel 1902.

Terminiamo il nostro viaggio con una rubrica di fondamentale importanza per la città di Venezia: la Biennale. Nata come società di cultura nel 1895, è ancora oggi tra le più importanti e prestigiose rassegne internazionali d’arte contemporanea al mondo.

La Biennale non comprende solamente l’arte, ma raggiunge molteplici orizzonti, quali la musica, il cinema, il teatro e la danza.

Ricordiamo che, di anno in anno, pittura e architettura si alternano; quest’anno è la volta dell’architettura. La Biennale comprende i padiglioni di ogni Nazione del mondo che presenta il proprio progetto. Vincitrice del Leone D’Oro di quest’anno è la Svizzera.

Padiglione Italia

Padiglione Svizzera

Padiglione Giappone

Padiglione Belgio

Padiglione Francia

Padiglione Russia

 

Finiamo così questo viaggio indimenticabile.

Alla prossima!

 

 

 

 

 

Arte e Cultura – Arte a Venezia

Dal reportage di Maria Chiara Pernici, inviata speciale del Cappello di Irma.

In questo articolo ripercorreremo passo passo il viaggio immerso nella pura e profonda arte protagonista della città di Venezia.

Siete pronti? Partiamo!

La Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari è una delle chiese più grandi di Venezia, significativo luogo religioso dedicato ai Francescani d’Italia. Qui si trovano le opere dei maggiori artisti e scultori Veneziani, e non solo, di più epoche, a partire dal XIII fino al XVII secolo.

Pala dell’Assunta, Tiziano Vecellio (1516-1518)

Monumento al Doge Giovanni Pesaro, Baldassarre Longhena e Melchiorre Barthel (1669)

La Scuola Grande di San Rocco risale alla seconda metà del Duecento; in questo periodo, nell’Italia centro-settentrionale, nacquero numeroso confraternite di laici appartenenti alla borghesia, che si riunivano nel nome di Cristo, della Vergine o di un santo patrono con finalità religiosa o di mutuo soccorso. A Venezia queste confraternite presero il nome di ”Scuole”.

Legato alla Scuola di San Rocco, troviamo Tintoretto, al quale abbiamo dedicato uno dei precedenti articoli. Egli è legato a questo luogo perché ci lavorò per più di vent’anni, lasciandovi un ciclo pittorico di oltre sessanta teleri con episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento.

 

Soffitto della Sala Capitolare, Tintoretto (Scuola di San Rocco)

Le Gallerie dell’Accademia sono un museo statale presso il quale è raccolta la migliore collezione di arte veneziana e veneta del periodo artistico che va dal XIV al XVIII secolo.

Oltre alle opere dei maggiori artisti, pittori e scultori, come Tiziano, Giorgione, Giovanni Bellini, Canova e molti altri, troviamo esposta la mostra dedicata al ”Giovane Tintoretto”, ovvero al periodo iniziale della carriera dell’artista.

La Pazienza, Giorgio Vasari (1542)

Canova

La Tempesta, Giorgione (1505)

Tintoretto

Da non sottovalutare la presenza di alcuni dipinti prodotti da una pittrice veneziana: Rosalba Carrara (1675-1757), una delle prime donne alle quali venne riconosciuto il titolo di pittrice. Rosalba ottenne riconoscimenti in tutta Europa, poiché ottenne commissioni da parte di principi e principesse, tra cui il re di Francia Luigi XV.

A due passi da Piazza San Marco, troviamo Palazzo Ducale, anticamente denominato Palazzo Dogale, in quanto sede del Doge.

In questo meraviglioso palazzo, contraddistinto da uno stile unico, che trae spunto dall’architettura bizantina e da quella orientale, è custodita un’ampia pinacoteca che comprende opere realizzata da una vera e propria squadra di artisti, composta da Tiziano Vecellio, Francesco Bassano, Paolo Veronese, Giambattista Zelotti, Jacopo Palma il Giovane, Andrea Vicentino, Antonio Vassilacchi e Tintoretto, insieme al figlio Domenico e, probabilmente, alla figlia Marietta, ricordata come Tintoretta.

Soffitti dell’appartamento del Doge, Palazzo Ducale

Ricordiamo che fino al 15 gennaio 2019, in occasione del V centenario tintorettiano (1519-2019) Palazzo Ducale sarà sede dell’esclusiva mostra dedicata al grandioso Tintoretto.

Imperdibile!

Finiamo con un museo di opere d’arte assolutamente distanti dalle correnti artistiche di cui abbiamo parlato fino a questo momento. Si tratta della Peggy Guggenheim Collection, con sede a Palazzo Venier dei Leoni (sul Canal Grande), collezione che comprende esclusivamente opere di arte contemporanea.

Questo museo è stato, un tempo, abitazione privata della stessa Peggy Guggenheim (1898-1979), celebre collezionista statunitense, ex-moglie dell’artista Max Ernst.

Senza titolo, Jackson Pollock

Verso l’alto, Vasily Kandinsky (1929)

Senza titolo, Salvador Dalì (1931)

La voce dell’aria, Renè Magritte (1931)

Flowers, Andy Warhol (1964)

 

Ma attenzione! Il viaggio continua…

 

 

 

 

 

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