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Pensieri ad alta voce – “Il mondo” di Renè Magritte

Il mondo
è così totalmente
e meravigliosamente
privo di senso
che riuscire ad essere felici
non è fortuna
è arte allo stato puro.
(Renè Magritte)

”The evening gown” Renè Magritte, 1954

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Arte e Cultura – “La stanchezza dell’infinito” Giorgio De Chirico

La stanchezza dell’infinito, Giorgio De Chirico

1912, olio su tela

Ne “La stanchezza dell’infinito”, De Chirico ci offre uno spazio assolutamente inospitale: la strada è ripida, “in salita”, difficile da percorrere, proprio come la vita, che appare spesso così assurda e priva di senso. Le ombre sono estranee al realismo: risultano geometriche, rigide, compatte.

In primo piano troviamo la statua di Arianna addormentata. Nel mito greco ella incarna la salvezza di Teseo; qui invece non propone alcuna speranza.

Ritroviamo sulla sinistra le arcate, elementi di tensione verso l’altro, verso l’oltre, verso l’infinito; l’ARCO è per De Chirico il riflesso dello spasmo, del brivido che l’uomo prova di fronte alla volta celeste.

In lontananza, le due figure ormai note: il FILOSOFO ed il POETA; essi vagano, meditano, spingono il loro pensiero continuamente oltre il visibile verso nuovi orizzonti, nuovi significati.

Sullo sfondo il TRENO, simbolo sia di nostalgia di un tempo lontano, quando da bambino l’artista scorgeva oltre il muretto di casa appunto un treno; sia del viaggio inteso come bisogno di cercare, come necessità di scoprire, di dare un senso.

De Chirico intende l’Arte stessa come RICERCA D’INFINITO, di quell’infinito, di quell’orizzonte che Leopardi, non vedendolo poiché coperto dalla siepe, scopre guardando oltre, servendosi dell’immaginazione come mezzo con cui naufragare dolcemente nell’immenso mare dell’esistenza, verso l’ignoto di cui si ha nostalgia.

“La stanchezza dell’Infinito” Giorgio De Chirico, 1912

Testo a cura di Maria Chiara Pernici STAFF Il Cappello di Irma

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Musica per l’Anima – Egmont Overture | BEETHOVEN – Kevin MacLeod

”Egmont Overture” di Ludwing van Beethoven. Musica di scena per l’opera omonima scritta da Wolfgang Goethe, giugno 1810.
Versione di Kevin MacLeod

Egmont Overture di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1200069

Artista: http://incompetech.com/

”Concert in the Opera House” di Max Liebermann, 1921

Video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Arte e Cultura – ”Notte calante sul Tamigi” Atkinson Grimshaw

Fonte: ”The Art Book” – Mondadori


Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Ascoltiamo… – da ”Il ritratto di Dorian Gray” Oscar Wilde

”Il Ritratto di Dorian Gray” Oscar Wilde – capitolo XI

Dita bianche si insinuano pian piano tra le cortine, e queste sembra che tremino. Ombre mute, dalle forme fantastiche, strisciano negli angoli della camera e vi si accovacciano. Fuori si sentono gli uccelli muoversi nel fogliame o il rumore degli uomini che vanno al lavoro o il sospiro e il singhiozzo del vento che scende dai colli e si aggira intorno alla casa silenziosa, come se avesse paura di svegliare quelli che dormono, e pure deve per forza far uscire il sonno dalla sua caverna di porpora. Il sottile velo del crepuscolo si solleva, un velo dopo l’altro; le cose riprendono gradualmente forma e colore, e noi vediamo l’alba rimodellare il mondo nelle sue forme secolari. Gli specchi pallidi riprendono la loro vita riflessa; i lumi senza fiamma sono nello stesso posto dove li avevamo lasciati, e vicino a loro c’è il libro per metà intonso che stavamo studiando, o il fiore, montato sul fil di ferro, che avevamo portato al ballo o la lettera che avevamo avuto paura di leggere o che avevamo riletta troppe volte. Niente ci sembra cambiato. La vita che conosciamo ritorna dalle ombre irreali della notte e dobbiamo riprenderla dal punto in cui l’avevamo lasciata. Si insinua in noi un senso terribile della necessità di continuare a spendere la nostra energia nella stessa serie monotona di abitudini stereotipate, e magari un desiderio violento che le nostre palpebre possano aprirsi una mattina su un mondo che nell’oscurità sia stato rimodellato per la nostra gioia, su un mondo nel quale le cose abbiano nuove forme e nuovi colori e siano cambiate o abbiano nuovi segreti, su un mondo nel quale il passato occupi ben poco spazio o non ne occupi per niente o, comunque, non sopravviva in nessuna forma consapevole di obbligo o di rimpianto, poiché c’è un’amarezza anche nel ricordo della gioia e una pena nel ricordo del piacere.

Voce, foto e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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I Premi Nobel – ”Chissà se un giorno butteremo le maschere…” Eugenio Montale

Chissà se un giorno butteremo le maschere
che portiamo sul volto senza saperlo.
Per questo è tanto difficile identificare
gli uomini che incontriamo.

Forse fra i tanti, fra i milioni c’è
quello in cui viso e maschera coincidono
e lui solo potrebbe dirci la parola
che attendiamo da sempre. Ma è probabile
che egli stesso non sappia il suo privilegio.

Chi l’ha saputo, se uno ne fu mai,
pagò il suo dono con balbuzie o peggio.
Non valeva la pena di trovarlo. Il suo nome
fu sempre impronunciabile per cause
non solo di fonetica. La scienza
ha ben altro da fare o da non fare.
(Eugenio Montale, Quaderno di quattro anni)

Opera di Renè Magritte

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Arte e Cultura – ”I piaceri del poeta” Giorgio De Chirico

I PIACERI DEL POETA

Giorgio De Chirico

1912, olio su tela

Vediamo nel dipinto una figura vestita di bianco la quale incarna appunto il ruolo del poeta; egli si interroga sul senso innescando un’avventura della mente, alla ricerca di nuovi significati. Esattamente come il treno sullo sfondo, simbolo della ricerca perpetua.

Il luogo, rappresentato mediante una prospettiva ripida, irregolare, che suggerisce uno spazio inospitale, sembra essere una piazza italiana. Gli edifici, ispirati a quelli fiorentini, sono caratterizzati dalle arcate. L’ ARCO per De Chirico, essendo un cerchio interrotto, evoca una sorta di TENSIONE , un’attesa in qualcosa che deve compiersi.

L’orologio allude al tempo che si è fermato; immobile, suggerisce l’eternità. Mentre la fontana, col suo ricircolo dell’acqua, è citazione della filosofia di Nietzsche a proposito del tempo come “eterno ritorno dell’identico”. Un tempo dunque circolare, che ritorna inevitabilmente su sé stesso, ripresentando fatti ed eventi analoghi nella storia; molto diverso dal tempo come “progresso”, sostenuto negli stessi anni dai Futuristi.

”I piaceri del poeta” Giorgio De Chirico, 1912

Testo a cura di Maria Chiara Pernici STAFF Il Cappello di Irma
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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RICORDARE PER NON DIMENTICARE – Il Carmelo di Echt | Franco Battiato

E per vivere in solitudine nella pace e nel silenzio
Ai confini della realtà
Mentre ad Auschwitz soffiava forte il vento
E ventilava la pietà
Hai lasciato le cose del mondo
Il pensiero profondo dai voli insondabili
Per una luce che sentivi dentro
Le verità invisibili. Dove sarà Edith Stein?
Dove sarà? I mattini di maggio riempivano l’aria
I profumi nei chiostri del Carmelo di Echt
Dentro la clausura qualcuno che passava
Selezionava gli angeli
E nel tuo desiderio di cielo una voce nell’aria si udì
Gli ebrei non sono uomini
E sopra un camion o una motocicletta che sia
Ti portarono ad Auschwitz. Dove sarà Edith Stein?
Dove sarà? E per vivere in solitudine
Nella pace e nel silenzio
Nel Carmelo di Echt

Interprete: Franco Battiato
Compositore: Roberto Camisasca

27 gennaio 2021. Ricordiamo e non dimentichiamo, mai.

”La Liberazione di Auschwitz” di Boris Ignatovich, 1945

”La Liberazione di Auschwitz” di Boris Ignatovich, 1945

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Musica per l’Anima – HEALING | Kevin MacLoeod

Healing di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1200048

Artista: http://incompetech.com/

”Crepuscolo sul fiume” Alfred Bastien, 1931

Video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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News Scienza – BIOLOGIA QUANTISTICA

Fonte: www.viaggionellascienza.it

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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