L’amore è la vita, è la cosa principale, da esso si dispiegano i versi e le azioni e tutto il resto. L’amore è il cuore di tutte le cose.
( Vladimir Majakovskij)
Video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”
Cari Amici desidero condividere con Voi la mia esperienza dolorosa , quella di aver ricevuto minacce verso la mia Persona e apprezzamenti molto sgradevoli e di cattivo gusto. GRAZE PER L’AFFETTO E LA STIMA CHE OGNI GIORNO MI DIMOSTRATE! Vi voglio bene! Non abbiate paura DENUNCIATE I SOPPRUSI! SEMPRE!
PER GLI ATTI DI BULLISMO LE MINACCE DI QUALSIASI TPO ECC.. ” DENUNCIATE SEGNALATE ALLA POLIZIAPOSTALE! 👍
A TUTTI VOI MIEI CARI AMICI 💖 Infinita Gratitudine 🙏
Uomo libero, sempre amerai il mare!
È il tuo specchio il mare: ti contempli l’anima
nell’ infinito muoversi della sua lama.
E il tuo spirito non è abisso meno amaro.
Divertito ti tuffi in seno alla tua immagine,
l’abbracci con lo sguardo, con le braccia e il cuore
a volte si distrae dal proprio palpitare
al bombo di quel pianto indomabile e selvaggio.
Siete discreti entrambi, entrambi tenebrosi:
inesplorato, uomo, il fondo dei tuoi abissi,
sconosciute, mare, le tue ricchezze intime,
tanto gelosamente custodite i segreti!
Eppure ecco che vi combattete
da infiniti secoli senza pietà né rimorso,
a tal punto amate le stragi e la morte,
o lottatori eterni, o fratelli implacabili!
Charles Baudelaire, ”Les fleurs du mal” (Parigi, 1857)
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”
SOLITUDINE, Giorgio De Chirico
1912, olio su tela
Il soggetto principale è nuovamente la statua di Arianna; come racconta il mito, Teseo la abbandonò nonostante ella gli abbia salvato la vita. La troviamo qui sola, addormentata, o forse assorta, trasportata dai pensieri. La posizione infatti sembra alludere all’ “Autoritratto” di De Chirico (1911). Qui egli si ritrae in una posa riflessiva, che a sua volta ricorda una celebre fotografia di Nietzsche; la stessa posa appare ne la “Melancolia”, incisione di Albrecht Durer del 1514.
La malinconia, o “umor nero”, è quello stato di pensosità, di meditazione tiepida, pomeridiana; una solitudine tipica dell’artista e ad esso necessaria in quanto RICERCA. Essa è una solitudine attiva, “in potenza”, quella che Nietzsche chiama “volontà di potenza”, ovvero quello slancio vitale nonostante le assurdità della vita, quella TENSIONE verso l’infinito, evocata dagli stessi ARCHI.
Le ombre sono autonome, variegate, assurde e tra esse ne troviamo una che suggerisce la presenza di un elemento assente. Non a caso De Chirico ritiene che il quadro debba essere “ombra di presenze segrete”.
Sulla sinistra, in lontananza, le due figure del POETA e del FILOSOFO camminano, vagano verso l’orizzonte, ove si scorgono le colline torinesi.
Nonostante ci sostò per un tempo pressoché breve, TORINO segnò umanamente e artisticamente l’artista. Sia per le architetture, una fra tutte la Mole Antonelliana, che troviamo reinterpretata ne “La nostalgia dell’infinito”, sia per l’atmosfera conferita dalle statue immobili nelle grandi piazze. Inoltre, proprio a Torino Nietzsche trascorse gli ultimi anni della sua vita; dunque la città non può essere se non memoria del suo insegnamento.
Testo a cura di Maria Chiara Pernici STAFF Il Cappello di Irma
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”
Penso che la cosa più eccitante, creativa e fiduciosa nell’azione umana sia precisamente il disaccordo, lo scontro tra diverse opinioni, tra diverse visioni del giusto, dell’ingiusto, e così via. Nell’idea dell’armonia e del consenso universale, c’è un odore davvero spiacevole di tendenze totalitarie, rendere tutti uniformi, rendere tutti uguali.
Alla fine questa è un’idea mortale, perché se davvero ci fosse armonia e consenso, che bisogno ci sarebbe di tante persone sulla terra? Ne basterebbe una: lui o lei avrebbe tutta la saggezza, tutto ciò che è necessario, il bello, il buono, il saggio, la verità. Penso che si debba essere sia realisti che morali. Probabilmente dobbiamo riconsiderare come incurabile la diversità del modo di essere umani.
ZYGMUNT BAUMAN, Intervista di Luciano Minerva (RaiNews24, 2003).
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”
Tu non canti per stare meglio, tu canti perché in questo modo comprendi la vita. Il blues ti aiuta ad alzarti dal letto la mattina, ti alzi e sai di non essere solo. C’è qualcos’altro nel mondo, una cosa in più, aggiunta da quella canzone. Viola Davis, “Ma Rainey’s Black Bottom” (George C. Wolfe, 2020).
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”
Powered by WordPress & Theme by Anders Norén