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Arte e Cultura – ”Isle on lake Attersee” Gustave Klimt

Fonte; www.cultor.org

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Arte e Mondo, Arte è Mondo.

Può esistere un mondo senza arte
o l’arte senza mondo?
Esprimere non è altro che l’impulso primordiale dell’Essere.
Siamo arte nel puro atto dell’esistere,
corpi cangianti in tempeste di inchiostro.

”Respiro” Maria Chiara Pernici, 2020. Acrilico su tela, 50 x 70 cm

Pagina Instagram: @aarte.midee

Musica: ”Metamorphosis” Quincas Moreira

Testo di Maria Chiara Pernici STAFF Il Cappello di Irma

Video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma

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Arte e Cultura – ”Senza titolo” Mark Rothko

Fonte: ”The Art Book” – Mondadori

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma

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Pensieri ad alta voce – ”Fantasia” John Keats

Lascia sempre vagare la fantasia,
È sempre altrove il piacere:
E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
Come le bolle quando la pioggia picchia;
Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
Spalanca la porta alla gabbia della mente,
E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
(John Keats)

”L’éclair” René Magritte, 1959

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Ascoltiamo… – da ”Lezioni americane” Italo Calvino

In pagine la cui ironia non fa velo a una vera commozione cosmica, Cyrano celebra l’unità di tutte le cose, inanimate o animate, la combinatoria di figure elementari che determina la varietà delle forme viventi, e soprattutto egli rende il senso della precarietà dei processi che le hanno create: cioè quanto poco è mancato perché l’uomo non fosse l’uomo, e la vita la vita, e il mondo un mondo.

Vi meravigliate come questa materia mescolata alla rinfusa, in balia del caso, può aver costituito un uomo, visto che c’erano tante cose necessarie alla costruzione del suo essere, ma non sapete che cento milioni di volte questa materia, mentre era sul punto di produrre un uomo, si è fermata a formare ora una pietra, ora del piombo, ora del corallo, ora un fiore, ora una cometa, per le troppe o troppo poche figure che occorrevano o non occorrevano per progettare un uomo. Come non fa meraviglia che tra un’infinita quantità di materia che cambia e si muove incessantemente, sia capitato di fare i pochi animali, vegetali, minerali che vediamo, così come non fa meraviglia che su cento colpi di dadi esca una pariglia. E’ pertanto impossibile che da questo lieve movimento non si faccia qualcosa, e questa cosa sarà sempre fonte di stupore per uno sventato che non pensa quanto poco è mancato perché non fosse fatta.

”LEZIONI AMERICANE – Sei proposte per il prossimo millennio”
dal capitolo 1 – Leggerezza
con citazione tratta di Cyrano de Bergerac (”Voyage dans la lune”)

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma

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Musica per l’Anima – WANDERING SOUL | Asher Fulero

”Wandering Soul” di Asher Fulero, novembre 2020

”I celebri ordini della notte” Anselm Kiefer, 1997

Video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Arte e Cultura – ”Le spigolatrici” Jean-Francois Millet

Tre contadine raccolgono i magri resti della mietitura rimasti sul campo: l’abbondante raccolto è ammassato in lontananza. La luce dorata conferisce una nobile dignità alle figure, ma il dipinto non è una semplice rappresentazione di vita rurale. Vuole anche essere una dura critica sulle condizioni delle classi povere, costrette a faticare per raccogliere le briciole lasciate dai ricchi, lontani all’orizzonte. Millet trasformò scene di straziante povertà in immagini di puro eroismo, raffigurando la nobile fatica dei contadini e la loro intimità con la terra con toni di fragrante realismo. Aspramente criticato dai contemporanei, il dipinto è ora considerato uno dei capolavori del diciannovesimo secolo. Notevoli sono anche i disegni di Millet, per la semplificazione scultorea delle forme e il carattere monumentale.

Fonte: The Art Book” – Mondadori

”Le spigolatrici” Jean-Francois Millet, 1857. Musée d’Orsay

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”


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IL POTERE DELLA PREGHIERA – 3 frasi per affrontare la settimana

TRASFORMIAMO LA SOFFERENZA IN ENERGIA D’AMORE

”Non c’è atteggiamento al mondo che ci possa arrecare più danno della scarsa fiducia in noi stessi”.

”La vera felicità esiste dentro di noi: nella determinazione, nel coraggio e nello spirito di dedicarsi agli altri.

”Gli sforzi del momento presente diventeranno sicuramente dei tesori preziosi, per tutta la vostra vita”.
(Daisaku Ikeda)

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello d Irma”

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Letteratura del ‘900 – ”Chi non legge…” Umberto Eco

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito.. perché la lettura è un’immortalità all’indietro.
(Umberto Eco)

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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Arte e Cultura – ”Natura morta. Torino a primavera” Giorgio De Chirico

NATURA MORTA. TORINO A PRIMAVERA
Giorgio De Chirico
1914, olio su tela

Riconosciamo la città di Torino grazie ad alcuni particolari elementi: sul fondo, come possiamo dedurre dall’accennata iscrizione, troviamo il monumento fatto realizzare da Vittorio Emanuele II in onore del padre Carlo Alberto; mentre l’imponente edificio, seppur architettonicamente illogico, è una citazione di Palazzo Carignano. Proprio vicino a questo luogo, tra il 1888 e il 1889 alloggiò il filosofo Nietzsche, nei confronti del quale De Chirico nutre una profonda ammirazione.
E’ evidente quella che l’artista definisce “solitudine dei segni”: gli oggetti rappresentati non hanno alcun legame. La loro presenza però evoca significati nascosti.
Il libro giallo rimanda all’edizione del 1888 di “Così parlò Zarathustra”, libro di Nietzsche. Anche la mano nera sulla parete a sinistra si riferisce a lui; e non a caso è rivolta verso il basso, in quanto Nietzsche “rovesciò” le filosofie a lui precedenti, condizionate dalle religioni. Se per Shopenhauer l’unico modo di sopravvivere alla sofferenza inevitabile è una forma di distacco, un’ASCESI tipica delle religioni orientali, per Nietzsche è fondamentale amare profondamente la vita nonostante tutto, nutrire Fede verso la Terra che ci ha dato la vita, che è vita, che siamo noi. Ciò che conta sta dunque in basso; niente “verso l’alto”, nessun “altro”.
Il carciofo di ferro in primo piano, elemento ricorrente nei dipinti di De Chirico in questo periodo, ovviamente non rientra nel contesto visivo, ma esprime attraverso il suo materiale l’assenza di vita.
L’uovo allude a una NUOVA NASCITA; tal dipinto evoca poeticamente lo svelamento, la rivelazione della filosofia di Nietzsche avvenuta nell’artista, grazie alla quale egli accoglie la ri-nascita, la primavera del pensiero e dell’arte stessa.

”Natura morta. Torino a primavera” Giorgio De Chirico, 1914

Testo a cura di Maria Chiara Pernici STAFF Il Cappello di Irma Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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