Pagina 15 di 90

Le Preziose Erbe – OLIO ESSENZIALE DI PATCHOULI

CURIOSITA’

Consigli pratici e uso dell’olio essenziale di patchouli.

Diffusione ambientale: 1 gc per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni.

Olio per massaggi: in 200 ml di olio di mandorle dolci mettere 30 gocce di olio essenziale di patchouli. Fate assorbire questa miscela con un leggero massaggio sulle parti che presentano cellulite e ritenzione idrica.

Bagno rilassante: 10 gocce nell’acqua della vasca immergetevi per 10 minuti, contro gli stati ansia e di stress

Fonte: www.cure-naturali.it
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma

D.ssa Irma Borno, dal 1987 specializzata in:
massofisiokinesiterapia
Massaggio del Corpo,
Linfodrenaggio Manuale,
Medicina-Manipolativa-Riabilitativa, Omero-Scapolare Coxo-Femorale;
Medicina Energetica Perdermostimolazione, utilizzo Perdermopuntore,
MRT, Vega-Test, Vega-Check,
Fitoterapia Integrata,
MICROBIOLOGIE – BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI (Lugano, Svizzera)

N.B. Le informazioni divulgate nel video non sono a scopo di lucro professionale, ma unico scopo è la divulgazione gratuita.
Grazie

Sí raccomanda di consultare sempre il proprio Medico Curante e o lo Specialista per tutto ciò che riguarda la prevenzione la cura del Vostro Stato di Salute.

Condividi:

IL POTERE DELLA PREGHIERA – ” Risveglio… ”

Trasformiamo la Sofferenza in Energia d’Amore.

Da ”Risvegli. 365 pensieri di maestri dell’Asia” di Danielle & Olivier Follmi
”La delicatezza consiste nell’unire di continuo il forte e il debole.”
(23 febbraio, Huainanzi)

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi:

Pensieri ad alta voce – ”Sole d’Inverno” Giosué Carducci

Nel solitario verno de l’anima
spunta la dolce imagine,
e tocche frangonsi tosto le nuvole
de la tristezza e sfumano.
Già di cerulea gioia rinnovasi
ogni pensiero: fremere
sentomi d’intima vita gli spiriti:
il gelo inerte fendesi.
Già de’ fantasimi dal mobil vertice
spiccian gli affetti memori,
scendon con rivoli freschi di lacrime
giú per l’ombra del tedio.
Scendon con murmuri che a gli antri chiamano
echi d’amor superstiti
e con letizia d’acque che a’ margini
sonni di fiori svegliano.
Scendono, e in limpido fiume dilagano,
ove le rive e gli alberi
e i colli e il tremulo riso de l’aere
specchiasi vasto e placido.
Tu su la nubila cima de l’essere,
tu sali, o dolce imagine;
e sotto il candido raggio devolvere
miri il fiume de l’anima.
(Giosué Carducci)

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi:

News Arte – BRESCIA. Mostra: ”Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini”

Mostra: ”Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini”
Brescia, Palazzo Martinengo | 22 gennaio – 12 giugno 2022

Fonte: www.libreriamo.it
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi:

Ascoltiamo… – ”Il falco che non poteva volare”

Un re ricevette in dono due piccioni di falco e li consegnò al maestro di falconeria per l’addestramento.
Dopo alcuni mesi, l’istruttore disse al re che uno dei falchi era istruito ma non sapeva cosa stava succedendo all’altro. Da quando era arrivato al palazzo, non si era mosso dal ramo, a tal punto che il cibo doveva essere portato.
Il re inviò guaritori e guaritori, ma nessuno poteva far volare l’uccello. Quindi pubblicò un editto tra i suoi soggetti e, la mattina dopo, vide il falco volare nei suoi giardini.
– Portami l’autore di questo miracolo – chiese.
Un contadino apparve davanti al re. Il re gli chiese:
– Come hai fatto a far volare il falco? Sei un mago?
Non è stato difficile – spiegò l’uomo. – Ho appena tagliato il ramo. Quindi l’uccello si rese conto di avere le ali e volò via.

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi:

Arte e Cultura – ”Mattino nella foresta di Fontainebleau” Théodore Rousseau

La semplice immagine di una foresta dipinta in toni cangianti, perlacei, racchiusa in un’arcata di alberi da cui trae un meraviglioso senso di fresca intimità. Nelle acque argentee di una pozza si rispecchia il riflesso incerto delle mucche, avvolte nella foschia leggera del primo mattino. Rousseau ha ritratto con particolare attenzione l’umida foresta del mattino, con la luce pallida, mutevole dell’alba. Ispirandosi a Jacob van Ruisdael e altri paesaggisti olandesi del XVIII secolo, e all’inglese John Constable, Rousseau si proponeva di portare nella pittura francese uno stile più libero da costrizioni accademiche. Intorno al 1840 si trasferì nel villaggio di Barbizon, nella foresta di Fontainebleau, di cui dipinse la campagna circostante con un senso di intimo realismo, e diventò uno dei fondatori della scuola di Barbizon, che dipingeva paesaggi r scene di vita campestre in modo diretto, senza leziosi abbellimenti.

”Mattino nella foresta di Fontainebleau” Théodore Rousseau, 1850.
Olio su tela, Wallace Collection (Londra)

Fonte: ”The Art Book” – Mondadori
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi:

IL POTERE DELLA PREGHIERA – ”Trasformare il dolore in saggezza”

TRASFORMARE IL DOLORE IN SAGGEZZA

In quanto parte di un ciclo naturale, le esperienze del ”dolore” e della ”saggezza” sembrano condividere radici profonde. Se da un lato il dolore proviene dal modo in cui interpretiamo un’esperienza, da altro lato cambiare ciò che proviamo rispetto quanto accaduto sposta la nostra focalizzazione all’interno del ciclo. Quando un’esperienza ci fa così male da farci preferire di negarla, metterla da parte o evitare in qualche modo di fronteggiarla, anziché affrontarla a viso aperto, è facile ritrovarsi bloccati nei sentimenti. Tuttavia, ciascuno di noi ha il potere di trasmutare il dolore, a prescindere dalla sua origine, nella sua forma guarita, la saggezza. Sebbene l’esperienza che ci ha causato dolore resti invariata, il nostro atteggiamento verso la sofferenza che proviamo diviene il luogo dove rintracciamo il nostro potere. A prima vista, questa visione delle cose sembra richiedere solo di comportarci ”come se”, fingendo cioè di provare un nuovo sentimento verso gli eventi che ci accadono. Tuttavia, analizzando le cose più da vicino, scopriamo che gli antichi non solo conoscevano, ma applicavano anche un antico e sottile principio che la scienza occidentale ha riconosciuto solo di recente. Esso stabilisce che il mondo che ci circonda è uno specchio vivente – una trama quantica capace di riflettere le emozioni che vivono in noi. In particolare, gli schemi di salute che si manifestano nel nostro organismo, il sostegno delle nostre famiglie e comunità e la pace nel mondo tendono a rispecchiare le nostre condizioni più radicate. Questo rapporto tra condizioni ed esperienze umane oggi trova una solida conferma nelle nuove teorie della fisica del XXI secolo. Sembra che questo principio valga sia per le credenze che consideriamo ”negative”, sia per quelle ”positive”. Oggi è stato provato che le emozioni che affermano la vita come la gratitudine, la compassione e l’amore, promuovo nell’organismo l’abbassamento della pressione sanguigna, il rilascio di ormoni ”favorevoli” e il rafforzamento delle risposte immunitarie. Analogamente, è stato dimostrato che le emozioni che negano la vita come rabbia, odio, gelosia e collera, facilitano l’insorgenza di condizioni fisiche che costituiscono una minaccia per la vita, quali un battito cardiaco irregolare, l’inibizione delle risposte immunitarie e l’aumento dei livelli degli ormoni dello stress. Pertanto, forse non ci sorprende scoprire che nella finezza di questo principio si nasconda anche la chiave di quella che molti considerano la forza più potente della creazione! Durante la sua ricerca della verità esistenziale, Gurdjieff si ritrovò in un remoto e isolato monastero in un paese il cui nome è rimasto sconosciuto, dove fu invitato a restare finché il grande potere che era in lui non si fosse risvegliato. ”Resta”, gli disse il maestro, ”finché non conquisti in te stesso una forza che nulla può distruggere”. Credo che si trattasse della forza dell’amore, della saggezza e della compassione, che scaturisce dalla guarigione di ferite provocate dal dolore. La chiave che dà un nuovo significato alle cose che ci feriscono è la stessa che ci permette di abbandonare il giudizio. Si tratta dell’antico potere della benedizione.

Da ”La Scienza perduta della Preghiera. Il potere nascosto della Bellezza, della Benedizione, della Saggezza e del Dolore”
di Gregg Braden (autore di ”L’Effetto Isaia” e ”Il Codice della Vita”

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma

Condividi:

Arte e Cultura – ”Rose bianche e rosa” Henri Fantin Latour

Fonte: ”The Art Book” – Mondadori
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi:

IL POTERE DELLA PREGHIERA – Incoraggiamento 30 gennaio

Supererò i miei limiti!”
Nell’istante in cui prendiamo questa decisione, superiamo le nostre barriere interiori.
A quel punto stiamo già realizzando i nostri obiettivi.

da ”La mappa della felicità. Parole dedicate alle donne”
Daisaku Ikeda

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi:

RICORDARE PER NON DIMENTICARE – ”Coloro che hanno una religione…” Anna Frank

27 gennaio 2022. Giorno della Memoria
A tutte le anime mai dimenticate.

Coloro che hanno una religione possono ritenersi felici, perché non a tutti è dato credere a cose sopraterrene. Non è pure necessario credere alla punizione della morte; il purgatorio, l’inferno e il paradiso sono cose che molti possono non ammettere; però una religione, non importa quale essa sia, mette l’uomo sulla buona strada. Non si tratta di temere Iddio, ma di tener alto il proprio onore e la propria coscienza.
(dal Diario di Anna Frank)

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi:

Pagina 15 di 90

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén