In un paesaggio di grande delicatezza, morbidi toni pastello e alberi dalle foglie leggere come piume creano un’atmosfera sognante, come di un mattino umido di rugiada. Un pallido cielo argenteo si riflette nel lago e il sole colpisce le case sulla sinistra, in un modo che ricorda gli schizzi a olio dei palazzi italiani eseguiti da Corot. Suo padre aveva acquistato una casa a Ville d’Avray, vicino a Parigi, nel 1817, e nell’arco della sua lunga carriera Corot dipinse spesso questo paesaggio. Fu uno dei più grandi paesaggisti del suo tempo e i suoi lavori abbracciano praticamente tutto il diciannovesimo secolo, durante il quale Corot ha ispirato – e ne è stato ispirato – generazioni di pittori. Le tradizionali basi accademiche e la sua visione chiara, fresca, lo identificano come l’ultimo dei paesaggisti classici e il primo degli Impressionisti. Alcuni aspetti dei suoi ultimi dipinti si ritrovano in Alfred Sisley e Claude Monet. In tutta la carriera Corot dipinse circa 3000 tele

”Ville d’Avray” Jean-Baptiste-Camille Corot, 1967-70. Olio su tela, 49×65 cm

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

Condividi: