Il cappellino femminile, come copricapo, prosegue il percorso dai veli, alle cuffie alla paglia passando dalle affascinanti stoffe.
Dalle cuffie del ‘700 diventano moda grandi cappelli la cui funzione era anche quella di riparare il viso e le spalle dal sole. I primi cappelli apparivano molto complessi e poi man mano lasciarono trasparire la bellezza, la femminilità, il fascino e l’eleganza delle donne. Erano decorati e impreziositi artigianalmente dalle idee e dalle sapienti mani di chi li confezionava, arricchendoli di nastri, stoffe, piume e gioielli. Di giorno legati con il nastro sotto il mento e la sera veri e propri cappelli per le grandi occasioni e serate.
Questi ultimi cappelli, data la loro ricchezza in ornamenti e decorazioni varie, venivano fissati nell’acconciatura tramite spilloni a loro volta decorati con strass e gioielli.
A sostegno del cappello così arricchito, per un certo periodo, finchè gli ornamenti non vennero alleggeriti, la donna indossava anche vestiti con abbinati colletti alti e rigidi come supporto alla testa con i “pesanti cappelli”.
Il modello più conosciuto è il “fashion”, con seta, nastri, pizzi e paglia delicatamente confezionati. Ed ecco a voi il modello più conosciuto e indimenticabile nella scena del film Via col Vento della meravigliosa Rossella.
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