I PIACERI DEL POETA

Giorgio De Chirico

1912, olio su tela

Vediamo nel dipinto una figura vestita di bianco la quale incarna appunto il ruolo del poeta; egli si interroga sul senso innescando un’avventura della mente, alla ricerca di nuovi significati. Esattamente come il treno sullo sfondo, simbolo della ricerca perpetua.

Il luogo, rappresentato mediante una prospettiva ripida, irregolare, che suggerisce uno spazio inospitale, sembra essere una piazza italiana. Gli edifici, ispirati a quelli fiorentini, sono caratterizzati dalle arcate. L’ ARCO per De Chirico, essendo un cerchio interrotto, evoca una sorta di TENSIONE , un’attesa in qualcosa che deve compiersi.

L’orologio allude al tempo che si è fermato; immobile, suggerisce l’eternità. Mentre la fontana, col suo ricircolo dell’acqua, è citazione della filosofia di Nietzsche a proposito del tempo come “eterno ritorno dell’identico”. Un tempo dunque circolare, che ritorna inevitabilmente su sé stesso, ripresentando fatti ed eventi analoghi nella storia; molto diverso dal tempo come “progresso”, sostenuto negli stessi anni dai Futuristi.

”I piaceri del poeta” Giorgio De Chirico, 1912

Testo a cura di Maria Chiara Pernici STAFF Il Cappello di Irma
Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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