“Enigma di un pomeriggio d’autunno” è un dipinto del 1910; fu la prima opera metafisica ad essere esposta al Salon d’Automne di Parigi del 1912.

Osservando il quadro riconosciamo Piazza Santa Croce di Firenze, anche se la chiesa è raffigurata con estrema semplificazione. Inoltre, invece delle porte troviamo delle tende, caratteristiche del tempio greco.

Al posto della statua di Dante, che nella realtà si trova sulla sinistra, ne troviamo una senza testa, sulla destra. Essa esprime la condizione di non-sapere dell’uomo.

Vicino alla statua troviamo due figure: il poeta e il filosofo, frequenti nelle opere di De Chirico. Leopardi è il poeta prediletto, il quale si perde nel tempo e, come il filosofo, viaggia alla ricerca di nuovi significati; naufraga dolcemente nel misterioso mare dell’Essere, esattamente come gli Argonauti, evocati dalla vela bianca, navigavano alla conquista del vello d’oro, simbolo degli ideali.

La ricerca del Senso, questa tensione perpetua è dunque un bisogno dell’uomo, immerso nell’immenso non-senso della vita.

Enigma di un pomeriggio d’autunno, Giorgio De Chirico, 1910

Testo a cura di Maria Chiara Pernici STAFF Il Cappello di Irma

Voce e video: Irma Borno alias ”Il Cappello di Irma”

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